Riviera romagnola: a rischio la stagione turistica
Secondo Patrizia Rinaldis, presidente dell’associazione Albergatori di Rimini, la stagione che stiamo vivendo è e sarà molto difficile. «Viviamo alla giornata con pochissima programmazione e con le difficoltà che ciò comporta per un imprenditore. La gente aspetta l’ultimo momento per prenotare perché risente della crisi, che non è affatto alle spalle. Da qui la necessità di ottimizzare le risorse. Ad agosto per fare un esempio, abbiamo ancora posti disponibili. In passato ciò era impensabile. Non è certamente una situazione facile. Di fronte a questa incertezza non abbiamo ancora idea di come sarà la stagione. Basta davvero un niente per far pendere l’ago della bilancia da una parte piuttosto che dall’altra», ha spiegato preoccupata. E queste affermazioni sono confermate dal fatto che negli ultimi tre anni il settore turistico in Riviera romagnola ha subito una perdita di ben due milioni di persone nel periodo compreso da maggio a settembre. A questo va aggiunto che anche il periodo di permanenza è più breve: nel 2010 si parla di 8,2 giorni, mentre nel 2006 erano 8,7.
Per quanto riguarda, invece, le assunzioni: «Non ci sono stati cali rispetto agli anni precedenti. Di certo, rispetto ai dati nazionali, le nostre località mantengono le posizioni», ha continuato Patrizia Rinaldis. Perché? «Le nostre tariffe sono più basse rispetto ad altre località turistiche nostre dirette concorrenti che hanno perso più posizioni. E ciò anche a discapito del margine di guadagno per gli operatori che sono disposti a ridurlo pur di attirare clienti», ha spiegato la presidentessa. A questo va aggiunta un’offerta turistica varia e ottime infrastrutture.